TITANIO NERO:
FASCINO ENIGMATICO

Non convenzionale il design, inediti i volumi, originali le lavorazioni, irrituali i materiali: Vhernier è nota per la sua attitudine sperimentale e per il suo essere sempre lontana dal già visto. In tema di materiali la sua avanguardia si esprime scegliendo per i suoi gioielli anche elementi non comuni – irrituali appunto – abbinati ai materiali preziosi più belli. Come ad esempio l’ebano, il kogolong, il giaietto, il bronzo, o il titanio.

Vhernier è stata apripista nell’utilizzo di quest’ultimo materiale estremo ed enigmatico. Nonostante sia molto difficile da lavorare – una vera sfida, per chiunque vi ci sia cimentato – concede la libertà stilistica di creare gioielli dal volume importante ma al contempo leggeri. Un vantaggio impareggiabile, che conferisce grande portabilità agli orecchini, alle forme piene degli anelli, ai bracciali. In titanio sono stati pertanto declinate alcuni dei gioielli più iconici del marchio come l’anello e gli orecchini Eclisse, il bracciale Calla, l’anello Tourbillon.

Dalla passione per questo materiale e dalla costante ricerca è nato poi il titanio nero, un’innovazione che Vhernier ha introdotto nel mondo della gioielleria con la sua collezione Trottola nel 2019.
Con i suoi elementi scultorei e giocosi, è una linea modernissima e understated in cui la luce dei diamanti o il colore dell’oro sono esaltati dall’opacità del titanio nero. Questa lega eccezionale, anallergica e biocompatibile, è ancora più forte dell’elemento originale ed è capace di conferire al metallo una nuance intensa e inattaccabile nel tempo.

Mettere a punto la lavorazione di questi gioielli è una vera e propria sfida, poiché le grandi forme scultoree caratteristiche di Vhernier non ammettono imperfezioni: più di due anni di studio e ricerca sono stati necessari per arrivare a produrre gioielli dalle superfici perfettamente lisce, nati da una fusione eccellente del titanio che ha richiesto una messa a punto specifica. Ulteriore difficoltà è rappresentata dall’incassatura di pietre e pavé, dato che il titanio è una materia durissima. Complessità che aumenta nel caso dell’incassatura classica Vhernier, con solo due punte, tanto che solo artigiani dalle abilità eccezionali sono in grado di realizzarla alla perfezione.

Le fatiche della lavorazione sono però ripagate dalle caratteristiche eccezionali di questo materiale irrituale. Se la sua leggerezza estrema consente di giocare con i volumi, il suo aspetto totalmente inedito esprime un’eleganza sofisticata e mai banale.

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